Fare trading sulle rotture dei livelli consolidati dal mercato significa mantenere la posizione quanto più a lungo prima di un segnale di inversione della tendenza di breve o medio periodo.
In questo caso tornano utili la identificazione delle divergenze tra indicatori e prezzo, i livelli di volume e le aree di ipercomprato ed ipervenduto.
Per determinare l’entrata di una trade anche le trendline tracciate sui massimi e i minimi relativi sono un tipico riferimento per il trader di Borsa, così ad esempio, quando esse convergono, comprimendo le oscillazioni del cross negoziato, fino a formare un triangolo, vengono aggiunti indizi sul movimento futuro di un indice, di un titolo o di una valuta.
I massimi e i minimi di mercato sono valori concreti, e vengono osservati attentamente dagli operatori professionisti. D’altra parte se un breakout rompe una trendline aumenta la volatilità ed accelera il movimento delle quotazioni, cosicché gli investitori si regolano prendendo posizione o chiudendo l’investimento per non incorrere in perdite maggiori, soprattutto se l’operazione non è sostenuta dal vantaggio tecnico-previsionale di titoli e fondamentali legati al rapporto di cambio.
Dal lato statistico, le tecniche costruite sul breakout di livelli supportivi e di resistenza, dinamici o statici, sono strategie meno accurate, nel senso che possono produrre un numero elevato di trade perdenti.
Tuttavia, l’integrazione con metodi scalping tende ad ottenere redditività dal tempo, grazie ad una aspettativa di guadagno superiore, derivante da relazioni di rischio-rendimento gestite algebricamente, in modo da compensare la minore attenzione tecnico-previsionale che invece è alla base di attività trading di più lungo periodo.
Fonte: CheForex