Dove fare trading sui CFD

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Tra i tanti strumenti finanziari che il mercato propone ce ne sono di veramente interessanti e ideali per queste condizioni dei mercati.
Quello che trading borsa vuole descrivere oggi sono i CDF o contratti per differenza.

Fare trading con i CFD è un modo molto comodo per fare speculazioni su vari strumenti finanziari senza effettivamente acquistare nessuna azione, quota, materia prima ecc. CFD è l’acronimo di Contratto per Differenza il che significa che quando si apre una posizione su CFD si sta speculando sulla differenza tra il prezzo attuale e quello che lo strumento avrà in futuro.

Il grande vantaggio nel fare trading sui CFD è che puoi aprire posizioni sia a lungo che a breve su una grande varietà di strumenti, cosa che ti permette di trarre profitto qualsiasi sia l’andamento del mercato, anche se è in calo.
A questo proposito il trading sui CFD è simile al trading sul Forex, a parte il fatto che è possibile aprire una posizione CFD su molti altri strumenti oltre che sulle valute.

Il trader che vuole fare trading con i CFD deve depositare esclusivamente un determinato margine di garanzia, così il broker acquisterà le azioni a margine ricevendo in cambio un tasso di interesse. I CFD sono prodotti tipicamente over-the-counter (OTC) e non hanno una scadenza del contratto, per cui quando il trader vorrà chiudere l’operazione non dovrà fare altro che procedere con la chiusura della stessa nel momento ritenuto più opportuno.

In generale possiamo definire un CFD come un contratto derivato che replica il prezzo di un’azione, di un indice, di una valuta o di una commodity.

Ma perché acquistare un CFD e non direttamente il sottostante?

La risposta è nei notevoli vantaggi sia per trader che per i broker.
Senza soffermarci sui vantaggi dei broker, analizziamo i vantaggi per i trader.
Il primo su tutti è quello di beneficiare dell’effetto leva acquistando e vendendo CFD a fronte di un versamento minimo sul proprio account.

In linea generale, i principali broker che offrono l’operatività con i CFD mettono a disposizione una leva compresa tra 20 e 40 (inserendo lo stop loss si può beneficiare di una marginazione migliore).

Molto interessante è anche lo short selling sui CFD azionari, il che vuol dire poter acquistare allo scoperto non pagando alcun prestito titolo come invece avviene nell’operatività tradizionale.

Per quanto riguarda i costi, un trader che opera con i CFD è soggetto al cosiddetto mark-up, cioè il prezzo di esecuzione è leggermente diverso rispetto a quello realmente ottenuto sul mercato e rappresenta il guadagno per il broker.
Per ottenere una corsia preferenziale, come quella attribuita agli investitori istituzionali che possono accedere direttamente ai book senza mark-up pagando semplicemente una commissione, ai trader privati viene richiesto un margine molto più elevato rispetto alla procedura standard di apertura dell’account.

Potete fare trading con i CFD attraverso piattaforme di trading le quali permettono di negoziare una gamma di indici di mercato più importanti al mondo come per esempio: il Nasdaq 100, il Dow Jones Industriale, l’ S&P500 ed il Nikkei 225, ecc.
Inoltre come con gli indici del mercato azionario, anche il mercato CFD le consente di negoziare il mercato di materie prime come petrolio, metalli preziosi, ecc..

Fare trading su oro e argento

299-oro-argento.jpgLa volatilità dei mercati finanziari ha fatto schizzare in alto il prezzo dell’oro, il metallo giallo negli ultimi mesi ha segnato infatti un rialzo del 36%. A beneficiare di questa situazione di instabilità ed incertezza, tuttavia, sono stati anche altri metalli preziosi, tra cui soprattutto l’argento, il cui prezzo è salito del 7% nell’ultimo anno.

In questo contesto, dunque, è sempre più diffuso il ricorso degli investitori ai certificati emessi dalle banche e che hanno come sottostante metalli preziosi e materie prime. Questo tipo di strumento, infatti, rappresenta il modo più più agevole per investire in metalli anche somme piuttosto esigue.

Tra le banche che offrono questo tipo di strumento troviamo Royal Bank of Scotland, che ha lanciato una decina di nuovi certificati di durata decennale che hanno come sottostante tutti i principali metalli preziosi. I certificati offerti dalla banca del Regno Unito, in particolare, non includono una protezione dal rischio del cambio, per cui gli eventuali guadagni e le eventuali perdite sono influenzate dall’andamento del cambio euro-dollaro.

Tra le italiane, invece, troviamo Unicredit che offre certificati con scadenza illimitata e protetti dal rischio valutario. Questi certificati, in particolare, possono essere liquidati in qualunque momento e il costo della protezione valutaria non viene applicato in un’unica soluzione ma suddiviso nell’intera durata.

In entrambi i casi, tuttavia, non viene garantita la protezione del capitale.